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domenica 20 settembre 2015

Amo l'autunno

Amo quel frammezzo tra l'autunno e l'inverno, amo le foglie di mille colori, amo il freschetto che si sente nell'aria e che ti lascia respirare. I maglioni e il doverti scaldare col calore di chi ami. E beati coloro di voi che vivono l'inverno in mezzo alla neve, secondo me é quello il vero inverno. Una stagione piú che affascinante

lunedì 7 settembre 2015

Attese


“Ma ci pensate che fra due settimane, poco meno, tutto sarà arancione? E giallo? Rosso e marrone? L'aria profumerá di caldarroste e dopo il lavoro ci si fermerá al chiosco, a discuterne il prezzo. Soffierà il vento e ci stringeremo nei maglioni del nonno, se comincerá a piovere affretteremo i piedi infreddoliti nelle Hogan impellicciati e ci rifugeremo in qualche bar, con una cioccolata calda a riscaldarci mani e cuore. Le sciarpe svolazzanti che si incastreranno fra i sedili dell'auto facendoci perdere tempo e poi si dovrá correre, in ritardo come al solito. Mani si rincorrono nelle tasche, quelle dei giubotti jeans, ma niente cuffiette, non d'autunno, voglio sentire le foglie scivolare via, scricchiolare e cedere sotto i passi di chi ha fretta, di chi ha sempre qualcosa di meglio da fare che fermarsi a respirare a pieni polmoni il fresco della fine. La fine che mi riempie di vita, lo sento quel fresco, penetrarmi fino le ossa, attraversare ogni mia cellula, mescolandosi al sangue, una doccia fredda per la mia anima, ma i brividi che seguono sono tutt'altro che spiacevoli. E le serate sotto i plaid rosa, a sfiorarsi le ginocchia, film banali, oppure no, tanto alla fine ricorderai solo il sapore dolce di qualche bacio ai frutti di bosco. Il tempo rallenta un po’ ma solo per finta, per scherzo.È il tempo che dona a chi non ha solitamente la voglia di vivere la forza di rinascere. E il tutto ha un non so che di rosa scuro, ma fresco, rigenerante, come del dentifricio secco stanato al lato sinistro della bocca. Poi svegliarsi e ricoprirsi di strati, studiati con cura, uscire col fresco e rientrare col fresco, ci si scalda da dentro. Il buio alle 17 e le luci dagli appartamenti tutto attorno. 
Se il mondo vivesse in autunno si starebbe meglio. 
Nell'autunno si trova pace.”

martedì 1 settembre 2015

Settembre


Arieccoci. Non so esprimere a parole quanto mi renda felice il fatto che sia finalmente settembre. L'anno scorso parlavo di luce dorata, un piccolo dettaglio di bellezza in mezzo a un periodo atroce, quest'anno invece parlo semplicemente di felicità. Io amo settembre, adoro l'arrivo dell'autunno e per contro detesto l'estate, specialmente l'ultima parte, quella in cui fa troppo caldo, non riesco a dormire, odio mostrarmi in bikini su spiagge affollate e soprattutto sono stufa di starmene con le mani in mano tutto il giorno. Da tutta la vita sono stata abituata a ricominciare da zero a settembre. Iniziavano le scuole prima, poi il lavoro, adesso una nuova avventura. Settembre significa svegliarsi, rimettere in moto la propria vita, ricominciare a fare cose utili e belle. Avere la possibilità di buttarsi tutto alle spalle e ricominciare da capo, sperare per il meglio. Sprizzo energia da tutti i pori, mi alzo presto con la voglia di uscire di casa e impegnarmi in qualcosa, e chissà poi quest'anno cosa accadrà, chissà che ci riserva il futuro questa volta. Io proprio non capisco cosa c'ha da agitarsi tanto la gente a gennaio, per me l'anno inizia a settembre. Poi si sa che bene o male da adesso in poi ti aspettano solo cose belle ed eccitanti. Prima l'energia esplosiva di un nuovo inizio, poi è già tempo di intagliare le zucche e fare pasticcini. Poi arriva la neve, le luci, i cappellini di lana (adoro i cappellini di lana), le caldarroste, i mercatini di Natale… Nell'aria c'è attesa, elettricità, speranza e non puoi non sentirti felice. Mi dispiace per chi a settembre si stressa, io proprio non riesco a smettere di sorridere.

domenica 31 maggio 2015

Innamorati


Innamorati di una persona che al mattino ti dice come stai.
Non perché tu stai male, ma perché per lei la cosa più importante e che tu stia bene.
Innamorati di una persona che ti bacia all’improvviso, senza un motivo, per avere ogni volta l’emozione di un amore che sorprende. Qualcuno che usa gli abbracci invece delle parole quando sei triste, e che, invece dei consigli usa il battito del suo cuore per calmarti.
Innamorati di una persona che tutto quello che lo circonda gli ricorda te.
Innamorati di una persona che ti prende in giro, una persona che ama ridere più che sorridere.
Innamorati di una persona che ami la tua libertà, la tua indipendenza e che rispetti le tue scelte.
Innamorati di una persona che abbia il miglior odore dell’universo, quello che riconosceresti ovunque, quello unico che solo tu puoi apprezzare. Quell’odore tanto simile alle tue emozioni… e soprattutto se non lo trovi… ama la vita… ma non accontentarti di un amore mediocre…

lunedì 4 maggio 2015

Primavera tardiva


Perché noi comuni mortali siamo soggetti  a cambiamenti, malumori e voglia di novità? 
Quest'anno la primavera è arrivata tardi, sia nel mio blog, sia nella mia testa e nell'aria. Vado fuori, mi affaccio al balcone e noto che la brezza fredda che sorvola in cielo è ancora nell'aria. Ma quando finirà?
La mia assenza sul web non è una protesta, non è una pigrizia, ma tutti questi mesi di letargo (chiamiamolo così) mi hanno fatto pensare a tante cose. Soprattutto che sono arrivata a trentatre anni e di aver realizzato nella vita cose bellissime, e non solo aver sofferto. Voglio dimenticare tutto. Ho la tentazione di pensare: la mia vita è un Dejà-vù. Possibile? Non posso farci niente, è nella mia natura, è tutto ciò che sono. E' inutile lamentarsi?
In me non è cambiato solo il modo di vedere le cose, ma anche la mia passione per i dolci, per la cucina, per il mondo, la mia visione delle cose... Questo non vuol dire che non cucino più come prima o non mi dedichi alle passioni che ho sempre adorato, anzi, ora sono molto più curate, più belle, più buone ed elaborate. Si! anzi sofisticate! Sofisticata sono diventata, come lo è la mia immeritata bravura.
IL MIO DONO. Così l'ho sempre chiamato. Come potrei non definirlo dono e aspettarmi ogni giorno grazie nuove?
Sono ancora così, non son cambiata. Scrivo questo post con accanto la mia adorata tazza di tè early grey al bergamotto, caldo, fumante, con l'aroma del limone e dello zucchero di canna che ne lieta i sapori. Come potrei tradire questo rito, una tradizione nelle mie mani, fatta sempre a colazione, con la stessa tazza serigrafata con la calla  e sotto tazza coordinata, con lo stesso cucchiaino e l'immancabile tovaglietta americana per non sporcare il tavolo della cucina. Sì, sono sempre quì, il mio angoletto computer, posto in cucina, non potrei farne a meno. E' la mia ancora di salvezza quando voglio sbarcare e chiudermi nei miei sogni e desideri. La cucina è sempre e lo sarà immancabilmente la mia migliore medicina per tutti i miei problemi e nessuno può farmi cambiare idea.